Dobbiamo per forza innovare? Craigslist dice no.
Senza filtri #16
Nel 2025, se vuoi lanciare un prodotto tech, ti dicono che DEVI avere: L’AI integrata, un’app mobile, la personalizzazione utente, un team di growth, un design da urlo (non quello dei Gemelli Diversi), la dark mode (ovvio) e altre 100 cose…
Mi sono chiesto allora, ma ci sono prodotti che stampano soldi e non hanno niente di tutto questo? Sì, e uno di questi lo conosciamo tutti: Craigslist.
Sito identico dal 1996 e nessun tipo di innovazione da 25 anni.
Craigslist ha fatto ricavi per 302 milioni di dollari nel 2024.
Non male per un sito che sembra progettato dalla copisteria sotto casa con l’insegna in Comic Sans, vero?
C’è di più però: la società ha circa 50 dipendenti. Cinquanta, sì hai letto bene.
Facendo due conti, significa circa 6 milioni di dollari di ricavi per dipendente.
Zero spesa in marketing. Mai. In 30 anni.
Zero team di vendita (i pagamenti sono automatizzati).
115 milioni di visite mensili servite da 50 persone con tecnologia del 1995.
AI, algoritmi di raccomandazione e personalizzazione? ZERO.
Visti questi numeri potevo non approfondire? E allora andiamo!
Come una email list è diventata un monopolio
Primavera 1995, San Francisco.
Craig Newmark, 43 anni, programmatore IBM appena trasferito per lavorare in Charles Schwab, si sente isolato.
Vede persone aiutarsi su community online primitive (WELL, MindVox, Usenet) e decide di fare la sua parte: crea una mailing list per segnalare eventi interessanti della Bay Area a 10-12 amici.
Concerti, saloni digitali, incontri per sviluppatori… Lo scopo nobile è quello di: “coltivare un po’ di community.”
A metà 1995 la lista ha 240 indirizzi email, troppi per averli tutti in cc.
Serve qualcosa di diverso.
Nel 1996 nasce il sito web. Nel 1999 incorpora come società.
Serve un nome. Lui vuole chiamarla “sf-events” (letterale, da nerd), ma gli amici insistono: la gente già la chiama “Craigslist.”
Il nome personale lo imbarazza, ma diventa il brand.
Gli utenti iniziano spontaneamente a postare annunci di lavoro, appartamenti, oggetti in vendita. Craig non aveva pianificato niente di tutto questo.
Nel 2000 assume Jim Buckmaster come CTO e lo promuove CEO dopo un anno.
Perché? Il motivo è semplice, basta leggere le parole di Craig: “Facevo schifo come manager.” Buckmaster guida ancora l’azienda 25 anni dopo.
Nel 1997 qualcuno propone a Craig di mettere banner pubblicitari sul sito.
La sua risposta oggi sarebbe da matti: “Rallentano il sito e mi sembrano stupidi. Niente pubblicità.”
È la decisione più importante della storia di Craigslist, scegliere di NON monetizzare (per il momento).
Nel 2004 infatti iniziano a far pagare annunci di lavoro a New York e Los Angeles (25-75 dollari) ma solo dopo aver consultato gli utenti e determinato che ridurrebbe lo spam.
Ma perché ha funzionato così tanto?
Quando il “brutto” generava fiducia
Questo è il paradosso che sembra esserci e che mi ha fatto guardare la cosa da un’altra prospettiva. Ma davvero nel mondo digitale, brutto è uguale ad autentico che a sua volta è uguale ad affidabile?
Sembra una ca***ta, vero? Eppure molte volte può essere vero:
Siti ben disegnati = establishment = non fidati.
Siti mal disegnati = autentici = fidati.
Il modello mentale è “buon design = informazione mainstream = da non fidarsi.”
Strano vero? Forse oggi non è più così, ma ai tempi lo era.
Quando un sito non appariva eccessivamente commerciale o rifinito, le persone tendevano a fidarsene di più, sembra che stessero cercando meno di manipolare o vendere aggressivamente.
È l’effetto underdog: design meno sofisticato appare come “uno di noi”, il negozio sotto casa vs la catena corporativa.
Gli utenti sospettano: soldi spesi per design elegante = inclusi nel markup.
La performance contava (e conta tutt’ora)
Con pochi kb per pagina, Craigslist si carica istantaneamente su qualsiasi connessione.
Funziona su computer obsoleti, browser vecchi, smartphone economici.
È accessibile a tutti i livelli. La ricercatrice Jessa Lingel lo descrive come parte del “poor people’s internet.”
Le persone di colore e povere possono cercare housing e lavoro senza discriminazione basata sull’aspetto (a differenza di Airbnb dove gli host vedono foto).
In sostanza: l’anonimato protegge dai bias.
La coerenza di 25 anni.
Mentre Facebook ridisegna ogni 6 mesi costringendo utenti a reimparare l’interfaccia, Craigslist non è mai cambiato:
Zero relearning cost.
Muscle memory advantage.
Fiducia attraverso stabilità.
E questo ci fa capire che, in un’era di cambiamento costante, forse la cosa più radicale che un sito può fare è restare uguale.
Il paragone con oggi
Voglio fare un paragone con le “regole” (se così le vogliamo chiamare) di oggi. Quelle regole che vengono imposte per fare startup. Facciamo il confronto diretto (regola per regola).
REGOLA 1: “Devi innovare costantemente”
Loro dicono: Ship fast, iterate, move fast and break things.
Craigslist dice: Se non è rotto, non aggiustarlo.
Design identico da 25 anni. Zero feature nuove “che contano”. L’unica “innovazione” è stata l’app mobile nel 2019, dopo 24 anni di esistenza.
Quando finalmente l’hanno lanciata, l’hanno descritta come “estremamente semplice, niente fronzoli.”
È diventata la decima app più scaricata nella categoria Shopping in 24 ore.
Risultato? Gli utenti in questo modo sanno sempre cosa aspettarsi, nessuna delusione.
REGOLA 2: “Devi integrare l’AI”
Loro dicono: AI per raccomandazioni, Machine learning per personalizzazione e Algoritmi per ottimizzare engagement.
Craigslist dice: Zero AI, zero algoritmi e zero personalizzazione.
Le ricerche sono letterali, non algoritmiche. I risultati sono cronologici, non ordinati da engagement.
Tutti vedono le stesse cose…
Non ci sono feed curati. Non ci sono raccomandazioni “per te”.
È l’anti-network effect: l’assenza di algoritmi crea fiducia.
Nessuna filter bubble, nessuna manipolazione e soprattutto nessun “ti mostriamo prima gli annunci che pagano.”
REGOLA 3: “Devi scalare il team”
Loro dicono: Hire fast, team per ogni funzione, poi concentrati su sales, marketing, growth, data science, customer success...
Craigslist dice: 50 dipendenti (da 30 anni).
Niente marketing department (zero spesa pubblicitaria in 30 anni).
Niente sales team (pagamenti automatizzati).
Niente customer service center (Craig rispondeva personalmente alle email fino al 2016).
Niente management bloat (organizzazione piatta).
Jim Buckmaster, CEO, lo dice chiaramente: “No meetings, ever.”
Risultato? In uno dei picchi più alti, si stima facessero 14 milioni di dollari per dipendente. (per avere un benchmark: Apple fa 2.1 mln e Google 1.8 milioni).
REGOLA 4: “Devi monetizzare aggressivamente”
Silicon Valley dice: Freemium, subscription, ads ovunque, data monetization, premium features, dark pattern per upgradare...
Craigslist dice: Facciamo pagare solo per annunci di lavoro in 39 città americane (10-75 dollari), annunci immobiliari commerciali in alcune città (5 dollari), veicoli da dealer (5 dollari).
Tutto il resto è gratis: vendita oggetti personali, housing wanted, community post, forum di discussione.
Peter Zollman, analista dell’AIM Group, ha stimato che se Craigslist fosse gestita come un’azienda pienamente commerciale potrebbe generare da 5 a 10 volte i ricavi attuali.
Scelgono di non farlo.
Craig lo racconta così: “VC e banker mi dicevano: ‘Craig, fai come tutti: monetizza ogni cosa, e arriveranno miliardi’. Ma il mio compasso morale era stato formato alla scuola domenicale: tratta le persone come vorresti essere trattato e sappi quando è abbastanza”.
Craig ha rifiutato miliardi di dollari in potenziali guadagni.
“Non mi disturba perché ho imparato che nessuno ha davvero bisogno di un miliardo di dollari.”
Risultato? 80% margine di profitto.
REGOLA 5: “Devi rimuovere ogni attrito”
Silicon Valley dice: One-click purchase, payment integrato, verifica istantanea, chat in-app e smooth experience.
Craigslist dice: Frizione intenzionale.
Niente payment integrato (forza transazioni cash locali che costruiscono community).
Niente rating/recensioni (preserva privacy).
Niente auto-refresh (previene manipolazione engagement).
Devi mandare email. Devi metterti d’accordo. Devi incontrare la persona.
Così la frizione diventa la feature principale del prodotto.
Mentre i competitor rimuovono ogni attrito per aumentare engagement, Craigslist mantiene frizioni intenzionali che costruiscono fiducia.
Oggi come se la cava?
C’è però una verità…
Craigslist sta morendo. Lentamente, ma sta morendo.
I ricavi sono crollati del 70% in 6 anni, qui vi lascio le stime:
2018: 1.035 miliardi
2021: 660 milioni
2024: 302 milioni
Perché?
La generazione Z non sa nemmeno cosa sia Craigslist (per loro è roba da boomer).
I competitor hanno un buon mercato: Facebook Marketplace (ecosistema che la gente usa già ogni giorno).
App come OfferUp e Mercari stanno divorando il mercato mobile.
Ma comunque oggi sono 302 milioni con 50 persone.
Anche in declino, Craigslist rimane più efficiente di quasi ogni tech company al mondo.
Non ha debiti. Non ha investitori da accontentare. Può sopravvivere indefinitamente anche a una frazione del traffico attuale.
È allo stesso tempo morente e imbattibile.
Quello che ho imparato
Studiando Craigslist, ho capito alcune cose che mi hanno fatto cambiare prospettiva.
Quando l’innovazione è il nemico
La prima lezione è la più controversa: a volte innovare è la cosa peggiore che puoi fare.
Ogni feature che non aggiungi è una feature che non può rompersi. Ogni redesign che eviti è un redesign che non farà incazzare gli utenti.
Mentre i competitor spendevano milioni in nuove funzionalità, Craigslist rimaneva immobile e vinceva.
La domanda da farsi non è “come posso innovare?” ma “questa innovazione risolve un problema reale o è solo innovazione per il gusto di innovare?”
Perché nel 90% dei casi, la risposta è la seconda.
Trust through consistency
In un’era di redesign trimestrali, Craigslist non ha mai cambiato.
Questa consistenza è diventata il suo brand, il suo moat e la sua arma segreta.
Altri esempi di questo approccio:
Hacker News: design arancione minimale, testo puro. Eppure aziende del valore combinato di 400+ miliardi di dollari (Stripe, Dropbox, Airbnb) attribuiscono feedback fondamentali ad HN.
Old Reddit: molti degli utenti attivi preferisce ancora Old Reddit. Quando hanno provato a modernizzare, gli utenti si sono ribellati.
Berkshire Hathaway website: link in testo puro su sfondo bianco, sembra HTML 1990. Valore azienda: circa 1 trilione di dollari.
Il pattern è chiaro: coerenza × tempo = fiducia compounding.
Monopolio attraverso semplicità
Il vero monopolio non viene dalla complessità, ma dalla semplicità radicale.
Craigslist ha creato una posizione dominante rendendo impossibile per i competitor giustificare investimenti massicci in “features migliori” quando gli utenti vogliono solo postare un ca*** di annuncio.
Chiunque può costruire Craigslist in 2 settimane, ma nessuno può replicare 25 anni di fiducia.
È il paradosso del minimalista: i competitor possono competere solo aggiungendo feature, che distrugge il vantaggio semplicità.
Sapere quando è abbastanza
Questa è forse la lezione più radicale e ignorata nel mondo tech.
Craig Newmark ha rifiutato miliardi di dollari perché “nessuno ha davvero bisogno di un miliardo di dollari.”
Ha incorporato questa filosofia nel DNA dell’azienda dal 1999.
Nel mondo delle exit da unicorno, degli SPAC, delle SPV, questo sembra folle.
Ma Craig è un miliardario che vive secondo i suoi valori, fa customer service per hobby, e ha dato via la maggior parte della sua ricchezza in filantropia.
La domanda che dovremmo farci: stiamo crescendo perché serve, o perché “è quello che si fa”?
La frizione può essere una feature
Ultimo punto, ma importante.
Non tutta la frizione è cattiva, a volte aggiungerla è la cosa più intelligente che puoi fare.
Devi mandare email. Devi metterti d’accordo. Devi incontrare la persona faccia a faccia.
Questa frizione costruisce fiducia.
Perché quando devi fare uno sforzo, ci pensi due volte. Quando devi incontrare qualcuno, sei più onesto.
Le startup di oggi ottimizzano per rimuovere ogni attrito, Craigslist fa l’opposto.
E funziona.
Una provocazione finale
Craigslist mi ha insegnato una cosa fondamentale: forse stiamo complicando tutto quello che funzionerebbe meglio lasciato semplice.
Viviamo in un’era di overengineering.
Craigslist avrebbe potuto stare al passo ma non l’ha voluto fare… Eppure ha generato più valore (sia economico che sociale) di migliaia di startup con tutte le feature immaginabili.
Il messaggio di Craigslist è sovversivo: maybe you’re doing too much.
Forse il tuo prodotto non ha bisogno di quella feature.
Forse la tua azienda non ha bisogno di 500 dipendenti.
Forse la semplicità non è un compromesso, è la strategia.
La domanda provocatoria per te: cosa stai complicando che funzionerebbe meglio lasciato semplice?
Quali “innovazioni” stai inseguendo per mentalità da gregge piuttosto che necessità reale?
Il paradosso di Craigslist non è che sia sopravvissuto.
È che tutti gli altri abbiano reso la sopravvivenza così complicata.
Ci vediamo alla prossima newsletter.
Senza filtri,
Chri



