Chri, sono io... dal futuro
Senza filtri #6
Ciao Chri, sono te dal futuro.
Sì, è assurdo ma stammi a sentire.
Ti direi di comprare Bitcoin ma so che sei scavato e non hai una lira, quindi andiamo alle cose più serie.
Sono qui a scriverti dal 2025, mentre tu stai ancora là nel 2015 a sbattere la testa contro il muro, convinto di poter fare tutto da solo e di avere già capito come funziona questo mondo.
Te lo dico: non hai capito un caz**.
Ma tranquillo, è normale. Anzi, è proprio questo che ti rende umano.
E soprattutto, è quello che ti porterà dove sono io adesso…
Oggi guardavo un video di Chris Do (Advice To My Younger Self–Chris Do) e mi sono chiesto: “Se potessi tornare indietro, cosa direi al me stesso più giovane?”
Così, di botto ho pensato: “Niente, tutto mi ha portato dove sono ora.”
Pensandoci meglio però, mi sono reso conto che di cose da dirmi ne avrei… eccome se ne avrei.
Non per cambiarti, caro Chri del 2015, ma per risparmiarti un po’ di sbattimenti inutili.
Quindi eccomi qui, a scriverti questa lettera che non leggerai mai, ma che spero possa aiutare qualcun altro che si trova dove eri tu.
Smetti di cercare di voler essere perfetto
So che in questo momento sei nella cameretta a costruire il tuo ennesimo side-project “perfetto”.
Passi settimane, mesi, a sistemare ogni virgola, ogni pixel, ogni linea di codice.
“Deve essere perfetto prima di andare sul mercato!”
Ecco, Christian: fermati. Respira. E poi buttalo online così com’è.
Il mondo non ti sta aspettando.
Non esistono i momenti perfetti. Esiste solo il momento giusto per iniziare, e quello è sempre adesso.
Tra cinque anni capirai che è meglio avere 10 progetti “abbastanza buoni” che funzionano, piuttosto che un progetto “perfetto” che non ha mai visto la luce.
Impara a vendere e a venderti, subito
Ora pensi che “se il prodotto è buono, si vende da solo”.
Chri, ti voglio bene, ma questa è una delle cazz*** più grosse che ti passi per la testa.
Puoi avere la soluzione più elegante del mondo, ma se non sai spiegare perché è importante, se non capisci come funziona la testa delle persone, se non riesci a trasformare un “interessante” in un “lo voglio”, allora stai perdendo tempo.
Studiare come si vende non ti rende una persona viscida.
Ti rende una persona che sa comunicare il valore di quello che fa.
E fidati, tra qualche anno ti renderai conto che saper vendere è la skill che fa la differenza tra chi campa e chi prospera.
Lavora tanto, ma non come un animale
Stai sacrificando weekend, serate e momenti con gli amici.
Non ti dirò di smettere, perché so che non mi ascolteresti.
E in parte hai ragione: è questo il momento per costruire e il momento di spaccarsi il culo.
Ma zio, ascoltami: deve essere fatica mirata, non scrolling compulsivo su Twitter convincendoti che stai “restando aggiornato”.
Studia. Costruisci. Crea.
Ma quando dici “sto studiando”, assicurati che sia vero.
Tra 5 anni capirai che 2 ore di studio concentrato valgono più di 8 ore di “studio” con le notifiche accese.
Quella cosa del “faccio tutto io”? Lascia perdere
Hai già passato 3 giorni a sbattere la testa su quel problema perché “devo cavarmela da solo, altrimenti che programmatore sono?”
Allora sei un babbo, ecco la risposta.
Tra qualche anno scoprirai che i migliori in assoluto sono quelli che fanno più domande, non quelli che hanno tutte le risposte.
Quel tizio che pensi sia un genio? Sta costantemente in chat con altri 5 developer a scambiarsi idee.
Quella designer che ammiri? Ha una rete di contatti che le permettono di risolvere qualsiasi problema in mezz’ora.
Il tuo “orgoglio” non è orgoglio. È paura di sembrare incompetente.
Ma sai cosa ti rende davvero incompetente?
Passare giorni su un problema che altri hanno già risolto, invece di imparare da loro e andare avanti.
Non correre, cogli***
So che hai fretta. So che vorresti essere già “arrivato”.
So che vedi su LinkedIn gente della tua età che sembra aver già fatto tutto.
Stai sereno.
C’è tempo per tutto. Prima impari a programmare bene. Poi impari a guidare un team. Poi impari a gestire un business.
Se salti i passaggi, ti ritroverai a 30 anni con responsabilità che non sai gestire e competenze che non hai.
Non è una gara contro gli altri. È una maratona contro se stessi.
Quella cosa del controllo? Scordiamocela
Ecco la lezione più dura che ti aspetta: non puoi controllare tutto.
Finirai in terapia per questo, sappilo (e no non è così male nel 2025 FYI).
So che in questo momento pensi che se ti impegni abbastanza, se pianifichi abbastanza, se prevedi abbastanza, tutto andrà secondo i piani.
Ma il mercato cambierà. I clienti cambieranno idea. I colleghi cambieranno. La tecnologia evolverà in direzioni che non puoi prevedere (preparati perché nel 2025 è na bella botta eh).
E va bene così.
L’unica cosa che puoi controllare davvero sei tu: è la tua preparazione, le tue reazioni, la tua capacità di adattarti.
Il resto? Accettalo e impara a danzare con l’imprevisto.
Goditi il viaggio
Nonostante tutto quello che ti ho scritto, goditi il viaggio.
Ogni porta sbattuta in faccia, ogni progetto fallito, ogni notte insonne goditela.
Gli errori che farai ti renderanno la persona che sono oggi. E sono abbastanza fiero di questa persona.
Ma se posso risparmiare a te (e a chi ti assomiglia) un po’ di frustrazione inutile, ben venga.
Goditi il viaggio, zio.
Anche quando fa schifo. Anche quando sembra che non stia succedendo niente.
Sta succedendo tutto. Tu non lo vedi ancora.
Ci vediamo alla prossima newsletter.
Senza filtri,
Christian (quello del 2025)
P.S. Se hai mai pensato “ma dove stavo con la testa?” guardando indietro, rispondi a questa mail. Qual è la cosa che diresti al te stesso più giovane? Come sempre, sappi che leggo tutto.





